di August Strindberg

Adattamento e Regia 

Ilaria Testoni

Lo spettacolo ha debuttato al Teatro dell’Orologio di Roma a maggio del 2008. 

Lo spettacolo è ancora in distribuzione.

La Signorina Julie, Jean e Kristin sono prototipi di un mondo lontano, spettrali presenze di un’epoca che fu. Nessuno riesce a vincere, tutti restano immobili nel loro ruolo. Eppure, prima, si prova, si parla, si fa e si disfà, finché non resta altro che arrendersi.

La signorina Julie è vittima degli errori di un’epoca, di circostanze, e della sua costituzione difettosa, cose che tutte insieme equivalgono alla vecchia nozione di destino. La colpa è stata cancellata, ma le conseguenze no: si può scegliere se affondare assecondando il proprio destino o lottare per riemergere affrontando le conseguenze.  

Lo spettacolo è ambientato in una stalla, il luogo dove i servi s’incontrano per fare l’amore, per chiacchierare o ballare la notte di S. Giovanni… La Signorina comincerà la sua discesa da qui: irrompe nel mondo “sporco” dove gli animali si confondono con gli uomini… “Io m’abbasso” dice entusiasta al suo servo. Quasi come fosse un giuoco nuovo. 

Eppure alla fine Jean, dopo aver accettato le avances della Signorina, le dirà che cose come quelle le ha viste fare “solo dalle bestie…e dalle prostitute”. Ecco il rovescio della medaglia, il “dorso dello sparviero”. 

“Il fazzolettino era sudicio, nonostante il profumo”! Ma la delusione è di entrambi. Qualcosa è andato storto, qualcosa è sciupato per sempre. Per qualcuno è irreversibile. 

Un rasoio! Ed ecco che la colpa può essere espiata. 

“Ma di chi è la colpa?” continua a chiedersi la Signorina…di qualcuno deve essere la colpa, seppur sono le conseguenze che bisogna sopportare. 

A che scopo cercare un colpevole? Dentro di noi sappiamo quasi sempre come è andata, e perché. Ma lo vogliamo dimenticare per trovare l’altro che ci liberi dalla responsabilità di aver scelto quella strada.  

Ilaria Testoni