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Il mercante di Venezia


adattamento e regia Ilaria Testoni

 

 

scene Bruno Vitale

costumi Cinzia Ungaro

colonna sonora Ferdinando Nicci

luci Pietro Sperduti

 

con

Mauro Mandolini, Barbara Begala, Camillo Marcello Ciorciaro, Ilaria Amaldi, Valerio Camelin, Roberto Di Marco, Michela Giamboni, Marina Parrulli

 

Ultima tappa della trilogia shakespeariana, Il mercante di Venezia, riprende il tema della vita come teatro e il teatro che si confonde nella vita.

 

Venezia, 1900. Due mondi contrapposti si fondono magicamente l’uno nell’altro. Sono i due luoghi della commedia: uno reale, la città, col suo commercio, i suoi affari, le amicizie, le mondanità; un mondo diurno, borghese, nuovo. L’altro, il mondo immaginato, luogo di piacere, favoloso e antico, uno spazio notturno dove le passioni sono assolute, gli amori capricciosi e irragionevoli, ma i sentimenti sinceri e leali.

Dov’è la verità? Quale dei due luoghi e più reale?

Lo spazio del piacere, dell’istinto e della fantasia o il mondo borghese  fatto di convenzioni di interessi e soprattutto di intolleranze e discriminazioni?

Shylock è un diverso nel corpo e nell’anima, temuto e ripudiato dal mondo solare dei ricchi borghesi. Ma la vendetta, lo renderà il “cattivo”. “Metterò in pratica la malvagità che voi mi insegnate e sarà difficile che io non superi i vostri insegnamenti”.

Chi vincerà, il buono o il cattivo? Per Shakespeare la vita, sia nella realtà che nella finzione, è più articolata, più ricca di sfumature. Perché tutto il mondo recita una commedia, e la Fortuna svolge una parte determinante. (Foto di Manuela Giusto)

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